Fototeca Michele Pastore

                    " Fiore all'occhiello della città fu nel 1895 l'apertura della Ferrovia Ofantina. Sul tratto Avellino-S.Venere, dovendo la ferrovia costeggiare, per impostazione tecnica, i corsi d'acqua, Nusco fu una scelta obbligata, trovandosi lungo la sua valle ricchezza d'acqua e di fiumi. La Società "Ferrovie Mediterranee" che curò i lavori scelse Nusco anche a sede dei suoi uffici tecnico ed amministrativi. oltre le famiglie dei funzionari, quelle dei semplici operai, la preferirono come...più adatto ed accogliente centro.

                    La stazione, pur lontano dal centro urbano, facilitò le comunicazioni e permise di soddisfare le esigenze proprie di una città, sede di diocesi e centro di studi. Tra i ricordi più vivi le partenze per bari dei soldati e dei richiamati di leva per la guerra 1915-1918. Ad accompagnarli allo scalo ferroviario era sempre tanta gente, preceduta dal tricolore. Meno ufficiale ma egualmente drammatica la partenza per le campagne d'africa e per l'ultimo conflitto mondiale.

                    La gloria della ferrovia, che percorreva un paesaggio naturale incontaminato, luogo di folta vegetazione e di ricchezza faunistica, si scontra oggi con un "ramo secco", reo di tempi lunghi.

                     Scomparsi: il capostazione, i corrieri postali (Manuele e Pellegrino Iannaccone, Raffaele Iannelli), i casellanti, gli addetti, la biglietteria.

                    Un'altra epoca è stata archiviata.

Tratto da "NUSCO-La piccola città"

a cura del Comitato IX Centenario

edito da Cassa Rurare ed Artigiana di Nusco