Fototeca  Lino Masullo

                                                    Fototeca  Sergio Ebreo

 

        " Tra i santuari campestri, la chiesa di Fontigliano rimane l'unica realtà storica-religiosa ed anche la più appariscente.

        Localizzata a pochi chilometri da Nusco, si trova alle falde dei monti Picentini, in un'oasi naturale di vegetazione e di incontaminato paesaggio. Qui si venera la statua in legno pesante sotto il titolo di Madonna di Fontigliano (rappresentante la Vergine seduta che regge il Bambino) che, pur ricordando motivi bizantini, forse risale al XV secolo. Una sua copia si trovava presso la chiesa di S. Maria la Longa di Cassano Irpino.

        La chiesa, forse sorta sui ruderi di un tempio pagano, subì crolli, devastazioni e terremoti. Ritrovò nuova collocazione e importanza nel secolo XI con il primo vescovo di Nusco, Amato, che la ricostruì affidandola a monaci benedettini cassinesi.

        Nel 1460, sotto il feudatario Giancola de Gianvilla, diventò, per mancanza di monaci, proprietà della mensa vescovile, per cui il presule di Nusco prese anche il titolo di Abate di Fontigliano."

    " Il Santuario, accorsato  pellegrinaggio  nel  periodo  di ferragosto e che fa riversare folle di fedeli, potrebbe, con l'istituzione di una casa religiosa, essere aperto tutto l'anno e  rinverdire  l'opera  di apostolato di un tempo che fu."

 Annesso alla chiesa vi è un Antiquarium dove sono raccolti alcuni interessanti reperti archeologici d'epoca romana.

" Il territorio nei pressi della badia di Fontigliano era luogo di convivenza tra Nuscani e Bagnolesi. Il continuo rapporto e le rispettive pretese di usi civici, per le corrispondenti rivendicazioni delle due Università, determinarono continui contrasti, rappresaglie e fatti di sangue."

" Il secolare dissidio durò fino al 1785, anno in cui, determinati i confini, Fontigliano entrò a far parte del territorio di Nusco."

" Alla chiesa, più volte in rovina, hanno ripetutamente provveduto i vescovi di Nusco: angelo Picchetti nel 1663, Giacinto Dragonetti nel 1708, Gaetano D'Arco nel 1746 e nel 1840 fu riedificata da mons. Francesco P. Mastropasqua."

" Importanti lavori di restauro furono eseguiti nel 1950"

" Si provvide in economia con il determinante  interessamento del sacerdote nuscano don Nicola De Mita, parroco di New Caste, che raccolse fondi nel Nord America. Durante l'esecuzione del manufatto furono rimosse lapidi ed iscrizioni murate, oggetto di studio e riportate dal Mommsen. Gli ultimi restauri sono stati realizzati a seguito della ricostruzione postsismica."

" Anche la statua di legno della Madonna ebbe la sua parte nella storica contesa tra Nusco e Bagnoli."

" Lo storico Giuseppe Passaro (Cronotassi dei vescovi, Le Tavole, 1980, vol. I, pag. 152) scrive:

-......La Madonna di Fontigliano fu dai Nuscani tolta dalla sua sede e trasportata nella chiesa cattedrale. Si credette, così, di sottrarla ad eventuali furti da parte dei bagnolesi.-

" ..... la tradizione racconta che non si trattò di un malvagio pensiero ma che anzi, una notte, la statua fu asportata e, con meraviglia di tutti, il mattino successivo fu ritrovata in chiesa nella sua nicchia. L'antica statua fu riportata nella sua sede originaria il 24.09.1950. A benedire la chiesa fu Cristofaro Carullo, amministratore apostolico della diocesi di Nusco."

" Le due foto processionali ricordano la solennità del momento."

 

Testo  da " NUSCO-La piccola Città " a cura del Comitato IX Centenario

Edito Cassa Rurale ed Artigiana di Nusco